A+network si è sempre focalizzata su tematiche che derivano dalle esperienze di propri associati, che possono essere riunite nelle seguenti aree di competenza:
• Evoluzione dei mercati, scenari di domanda e studi di settore
• Sistemi di governance e revisione delle strutture organizzative
• Analisi dei processi e business process engineering
• Sistemi di sviluppo, progettazione e industrializzazione dei processi, prodotti e servizi
• Produzione, logistica e supply chain management
• Gestione del patrimonio immobiliare e facility management
• Qualità, sicurezza, ambienti e sistemi di gestione normati
• Selezione, gestione e sviluppo delle risorse umane
• Contabilità industriale e controllo di gestione
• Information technologies e web management
• Marketing e comunicazione
Evoluzione dei mercati, scenari di domanda e studi di settore
Per un sistema industriale sempre più votato all’internazionalizzazione e alla globalizzazione lungo tutta la catena logistica sono essenziali la raccolta, l’elaborazione e l’analisi delle informazioni in merito alle prospettive di espansione e alla crescita dei diversi mercati mondiali.
L’Italia, paese povero di materie prime e quindi da sempre economia di trasformazione, per la sua particolare posizione geografica e per le caratteristiche del suo sistema produttivo, costituito prevalentemente da piccole e medie imprese, guarda ai mercati di esportazione dei propri segmenti merceologici per la propria crescita economica e industriale.
L’area del Mediterraneo, dei Balcani e l’Europa orientale, l’America settentrionale e la parte più dinamica dell’immenso continente asiatico (Cina, India, i membri dell’ASEAN, Giappone e Australia) costituiscono oggi i principali mercati a cui il sistema produttivo europeo guarda con maggiore interesse; mentre America Latina e Africa Sub-Sahariana rappresenteranno probabilmente la maggiore novità a partire dalla seconda decade di questo secolo, anche a seguito del forte interessamento dimostrato dalla Cina, impegnata nella costante ricerca di mercati di rifornimento di materie prime e di fonti di energia.
L’Italia presenta gravi debolezze nel “fare sistema” sui mercati internazionali per le note carenze delle proprie agenzie promozionali pubbliche e per la perdurante instabilità del proprio sistema politico.
Le imprese sono costrette a rimediare, impegnandosi spesso in prima persona: il titolare dell’azienda è nella maggior parte dei casi il principale promotore dei propri prodotti sui mercati esteri.
Sistemi di governance e revisione delle strutture organizzative
“Governance” significa gestire e indirizzare in modo controllato l’organizzazione verso la crescita.
Il sistema di governance è costituito dall’insieme dei processi, dell’organizzazione e degli strumenti di controllo che la direzione aziendale mette in campo per garantire il funzionamento e lo sviluppo dell’impresa.
Il nostro Paese è da sempre caratterizzato da aziende più strutturate (aziende manageriali) e da aziende con sistemi di direzione meno formalizzati (aziende imprenditoriali).
L’approccio di A+network ai sistemi di governance ha matrice aziendalista e nasce dalla consapevolezza che il controllo non è fatto solo di numeri e dati, ma si basa sul raffronto degli stessi con l’idea imprenditoriale e con le sue evoluzioni legate al contesto.
Analisi dei processi e business process reengineering
BPR significa: “Analizzare e ridisegnare il sistema di attività avendo come obiettivo il risultato fornito al Cliente: i processi vanno identificati, mappati e revisionati in relazione ai bisogni dei clienti, non alle funzioni o ai dipartimenti.”
Il Processo è l’insieme di attività correlate o interagenti che trasformano elementi in ingresso in elementi in uscita. I processi di un’organizzazione sono, di regola, pianificati ed eseguiti in condizioni controllate al fine di aggiungere valore.
La storia delle aziende migliori testimonia la fine dell’organizzazione strutturata in maniera funzionale-gerarchica, a causa di una serie di punti di debolezza:
– scarsa responsabilità delle funzioni operative che, invece, determinano la produttività dell’organizzazione
– potere decisionale limitato al vertice
– focus su ottimizzazione delle attività della funzione e non sul processo
– tempi morti dovuti ad inutili comunicazioni tra le funzioni.
Mentre i modelli organizzativi per processi dimostrano una serie di punti di forza:
– semplificazione del lavoro
– riduzione della burocrazia
– ridefinizione ed ampliamento di ruoli e mansioni
– eliminazione dei colli di bottiglia
– miglioramento del layout
– eliminazione delle attività senza valore aggiunto.
Sistemi di sviluppo, progettazione e industrializzazione di processi, prodotti e servizi
Le moderne organizzazioni devono costantemente individuare nuove strade per sviluppare e lanciare celermente sul mercato i nuovi prodotti e per ottimizzare i processi di realizzazione dei prodotti “maturi”, sottoposti a grosse pressioni competitive.
Nelle aree aziendali coinvolte nella progettazione e nello sviluppo di un prodotto o di un servizio è essenziale la capacità di stimolare nuove idee e di concretizzarle attraverso un processo ordinato di Project Management.
Le aziende industriali realizzano e vendono prodotti (ad es. un orologio), macchine (ad es. il centro di lavoro che realizza la cassa dell’orologio), sistemi (ad es. il sistema automatico per assemblare gli orologi).
Negli ultimi decenni la competitività dei mercati è cresciuta e la varietà e complessità dei prodotti sono notevolmente aumentate a fronte di una forte riduzione del ciclo di vita e del “time to market”.
Poiché il prezzo di vendita lo stabilisce il mercato (disponibilità del cliente, concorrenza, ecc.), il contenimento dei costi e dei tempi diviene il fattore critico. Ma occorre ragionare per “ritorni” e non per “costi”, ricordando che la mancata produzione / vendita a causa dei ritardi ha un impatto enorme. Ne consegue che bisogna essere efficaci (arrivare presto al risultato) più che efficienti (arrivarci al minor costo, ma non si sa quando …).
Diventa, pertanto, fondamentale una gestione integrata dell’intero ciclo di vita del prodotto, dalla concezione alla progettazione e validazione, dal progetto e messa in opera dei sistemi di produzione e distribuzione alla qualità, all’after market, sino al recupero e riciclo finale dei materiali, tenendo presenti il marketing strategico (prezzi di vendita per dati volumi), le normative e le omologazioni, l’affidabilità, le problematiche di proprietà intellettuale, la contabilità industriale ed il controllo di gestione.
Produzione, logistica e supply chain management
La pressione competitiva ha accresciuto la complessità dell’organizzazione della logistica interna ed esterna delle aziende di ogni settore e dimensione. I processi risentono della maggiore frammentazione della filiera, della riduzione dei lotti di consegna e di produzione, e della continua richiesta di modifiche/innovazioni da parte dei “clienti”.
La Supply Chain deve essere veloce, flessibile, puntale e affidabile, pronta a mutare in relazione alla variabilità della domanda e rapida ad organizzarsi quando nascono nuovi mercati di acquisto o di vendita. Ma deve essere anche competitiva sul piano dei costi e sostenibile.
Le imprese eccellenti progettano il processo industriale in funzione di due variabili fondamentali: la variabilità della domanda e il livello di standardizzazione dei processi: i modelli organizzativi ed operativi che ne derivano come ad esempio il “Lean Manufacturing System”, oppure l”Agile Manufacturing System”, richiedono organizzazione, costi e performance della logistica completamente differenti.
Gestione del patrimonio immobiliare e facility managment
Il Facility Management (FM) è una disciplina che risponde alla necessità di contrarre i costi aziendali e l’esigenza di migliorare la qualità dei prodotti/servizi.
Il FM viene definito come “gestione manageriale integrata della pluralità dei servizi (rivolti agli edifici, agli spazi, alle persone) non rientranti nel core business aziendale, ma strettamente necessari al funzionamento dell’organizzazione aziendale” (Terotec nel Lessico del Facility Management, 2003).
Tradizionalmente considerata area di puro costo, si sta invece rivelando sempre di più area di investimento e rilancio qualitativo del patrimonio immobiliare e funzionale, realizzati attraverso forme di gestione contrattuale innovativa (global service, project finance, gestioni miste pubblico-privato, ecc.).
La gestione dei servizi in questa logica garantisce un cambio di paradigma: il patrimonio immobiliare come “risorsa attiva”.
Il Facility Management può assumere così la configurazione articolata di una vera e propria “filiera di filiere” di servizi strumentali di diversa origine, natura e complessità (manutenzione e gestione di sistemi edilizi impiantistici e infrastrutturali, pulizie e igiene ambientale, energy & space management, safety & security, logistica, ITT, ecc.), tutti prevalentemente finalizzati, in una logica di integrazione, alla gestione, al funzionamento e alla valorizzazione dei beni immobiliari, urbani e territoriali.
Qualità, sicurezza, ambiente e sistemi di gestione normati
Da quando, alla fine degli anni ’80, fu pubblicata la prima edizione delle norme ISO 9000, la diffusione dei sistemi di gestione per la qualità è rapidamente cresciuta, estendendosi a tutte le tipologie di organizzazione e a tutti i settori di mercato. Tale diffusione ha proseguito fino ad oggi, favorita anche da successive revisioni e ammodernamenti delle norme di riferimento e dalla pubblicazione di norme per l’applicazione in settori specifici, come, ad esempio, la IATF 16949 per il settore automobilistico o la ISO 13485 per i dispositivi medici.
Più recentemente, vista l’efficacia dimostrata nell’ambito della qualità, analoghi modelli di gestione sono stati definiti e applicati ad altri temi che, per la crescente attenzione dei portatori d’interesse o per la complessità delle prescrizioni legislative applicabili, possono dar luogo a rischi per le aziende; fra questi temi citiamo la protezione dell’ambiente (ISO 14001), la salute e la sicurezza sul lavoro (ISO 45001), la responsabilità sociale (SA8000), la sicurezza delle informazioni (ISO/IEC 27001).
Selezione, gestione e sviluppo delle risorse umane
In un periodo in cui la globalizzazione e la pressione finanziaria legata ad obiettivi di breve termine portano molte aziende a trascurare l’elemento umano, l’impegno di A+network è quello di ricondurre l’attenzione del management sulle persone, “asset strategico” capace di garantire, in un contesto di serenità e fiducia, crescite consolidabili e di lungo periodo.
Information technology e web management
La complessità degli aspetti tecnici porta i responsabili aziendali a delegare agli specialisti di Information Technology (IT) anche la rilevazione delle necessità e la definizione degli obiettivi funzionali; generalmente, però, gli specialisti IT non hanno la professionalità adeguata per affrontare tale compito.
Le incomprensioni tra aziende e mondo informatico hanno una lunga storia, ma, da quando ci sono Internet e il Web, esse costituiscono un rischio così alto da mettere in gioco i destini delle organizzazioni.
Internet e il Web sono oggi, e lo diventeranno sempre di più, un elemento decisivo della relazione che connette l’azienda ai propri clienti, ai propri fornitori e a tutto il mondo esterno.
La dimensione tecnologica va, quindi, necessariamente integrata in un’ottica complessiva di comunicazione e servizi di business cogliendo ogni opportunità offerta dalla nuova rivoluzione digitale che va aprendo nuove sfide per le imprese che intravedono come l’uso evoluto dell’informazione possa essere un fattore critico di successo.
Contabilità industriale e controllo di gestione
Le metodologie contabili tradizionali, ancora in uso in molte aziende, non sempre consentono di conoscere con adeguata tempestività gli elementi necessari al mantenimento di un controllo consapevole e al supporto di decisioni rapide.
Negli scorsi anni vi è stata un’importante evoluzione nell’organizzazione degli apparati manifatturieri. Si è passati dalla produzione tradizionale alla produzione snella, cioè efficiente, e, infine alla produzione agile, non solo efficiente ma anche efficace. Ma ben poco si è fatto sul fronte della gestione, che è ancora in massima parte delegata a chi segue i conti.
L’evoluzione delle condizioni operative delle aziende richiede un salto di qualità anche nella gestione e nel relativo controllo: dalla gestione tradizionale alla gestione agile.
Il dotarsi di strumenti quali il Controllo di Gestione e la Contabilità Industriale, che ne è il fondamento, è divenuto indispensabile per controllare e migliorare le performance aziendali.
Marketing e comunicazione
In un panorama in cui la conoscenza approfondita dei propri clienti e del proprio mercato sta diventando sempre più il differenziale che separa le aziende di successo dalle altre, le attività del marketing, in quanto funzione di confine tra l’offerta e la domanda, assolvono compiti inevitabilmente cruciali. Saper governare la trasformazione digitale e abilitare le sue componenti nel marketing digitale sono oggi competenze e requisiti irrinunciabili per permettere all’impresa azioni commerciali sempre più rapide ed efficaci,soprattutto per le PMI, per evitare che si divarichi sempre più la distanza competitiva con le grandi imprese.