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Come trasformare le attuali sfide in opportunità di crescita?

Daniela Tulone – Digital Innovation Adviser – Imprenditrice

L’avanzata della pandemia a livello globale e le misure di contenimento indispensabili per evitare conseguenze peggiori stanno provocando uno shock senza precedenti sui sistemi produttivi e sociali e cambiamenti radicali non solo alla nostra quotidianità ma al modo di fare business, relazionarci, percepire il presente e pianificare il futuro.

L’incertezza del futuro e l’impraticabilità di un ritorno al “business come prima” a causa dei cambiamenti strutturali in corso, sono elementi che caratterizzano la crisi attuale. Ma cosa può rappresentare questa crisi per noi?

Nonostante l’accezione negativa che ha assunto la parola “crisi”, la sua etimologia derivante dal verbo greco “krino” indica un punto di svolta che può assumere un risvolto sia positivo che negativo. Questo significato riflette precisamente l’attuale momento storico: un punto di svolta il cui orientamento sarà determinato dalle scelte di oggi, a livello individuale, aziendale, nazionale e internazionale.

In questi mesi abbiamo spesso sentito il richiamo a trasformare le sfide attuali in opportunità di crescita, ma come realizzare tutto ciò? A volte si ha l’impressione che la chiave di tutto ciò stia nell’azione. Concordo sulla necessità di un’azione rapida, coordinata e coraggiosa, ma l’azione non rappresenta di per se la soluzione alla crisi quanto l’implementazione di una visione e una strategia chiara per realizzare una tale trasformazione.

La domanda centrale è dove indirizzare la nostra rotta e le risorse per un rilancio effettivo del sistema produttivo. Quale futuro vogliamo ridisegnare per le giovani generazioni? Un rilancio economico senza una chiara direzione rischia di vanificare i nostri sforzi.

L’evento inatteso della pandemia riporta alla mia memoria un altro evento improvviso e catastrofico vissuto quasi vent’anni fa quando lavoravo a New York, l’11 settembre. La mente ritorna alla forza motrice che ha condotto New York City fuori da quella devastazione economica, sociale ed emotiva e che ha portato anni dopo alla sua rinascita. Certamente la visione e la determinazione all’indomani di ricostruire una città migliore, più innovativa e forte di prima. La resilienza dei newyorkesi ha certamente contribuito alla realizzazione di quel sogno così distante da quella realtà, ma il motore trainante è stato il sogno condiviso di costruire una città migliore.

E’ ora di agire in fretta, ma per realizzare insieme il sogno di una società innovativa e sostenibile dal punto di vista sociale, economico e ambientale socialmente, economicamente, come sottolineato più volte dalla Presidente Ursula von der Leyen. L’esperienza della pandemia può e deve proiettarci verso il futuro, con la consapevolezza di avere davanti un’opportunità unica per “correggere il tiro” superando vecchi stereotipi ed inefficienze strutturali che hanno spesso ridotto l’efficacia del nostro tessuto produttivo, e imparando a fare squadra.

Quale direzione imprimere al rilancio dell’economia? Quali sono le priorità? Gli strumenti adottati finora sono sufficienti ad affrontare tali sfide? Quale mindset e leadership sono necessari per guidare una svolta effettiva? Ragionerò su questi e altri aspetti chiave nel prossimo webinar del 16/10 dal titolo “Covid-19 e le strategie di rilancio del paese” insieme ad Alberto Montanari e Giovanni Barbanti.